Pitigliano, Grosseto, Tuscany, Italy: panoramic view of the medieval village founded in Etruscan time on the tuff hill

Pitigliano, Sovana, Sorano

Pitigliano, la prima città del Tufo

 Pitigliano è la prima delle tre città del tufo della Maremma così pittoresca e affascinante da far parte del club dei Borghi più belli d’ItaliaIn questo paese sembra che gli uomini abbiamo preferito scavare invece che costruire e proprio grazie alla facilità di lavorare la roccia vulcanica è nata una vera e propria “Civiltà del Tufo. Qui hanno lasciato segni importanti sia gli etruschi il popolo dell’oltretomba che gli ebrei il popolo della legge. È su questo dualismo storico e culturale si fonda il paese di Pitigliano. 

Il sito delle  vie Cave è la più importante testimonianza etrusca giunta a noi sono degli antichi sentieri che collegavano Pitigliano a Sovana. Originariamente questi varchi erano utilizzati per raggiungere le zone delle sepolture, ma data l’importanza assunta dai due centri a livello commerciale, la loro funzione mutò e divennero delle vere e proprie strade di comunicazione. Le vie Cave sono state scavate a mano in profondità nella roccia e presentano pareti che toccano talvolta i 20 metri di altezza. Le principali strade sono quelle di San Giuseppe, di Fratenuti, di San Rocco e della Madonna.  

Tra gli edifici storici più interessanti da vedere nel centro storico di Pitigliano invece c’è la fortezza di palazzo Orsini edificata su una preesistente rocca Aldobrandesca e ristrutturata durante la metà del 1500 per iniziativa del conte Gianfrancesco che affidò i lavori all’architetto Antonio San Gallo. Il palazzo  conserva tutt’oggi nel suo cortile delle raffinate decorazioni che esprimono il meglio dell’arte rinascimentale maremmana. Oggi l’edificio è la sede di ben due raccolte: il museo Civico e Archeologico e la mostra di Palazzo Orsini oltre a essere la biblioteca, archivio storico comunale e diocesano. Altro luogo interessante da visitare è il centro Alberto Manzi: un parco archeologico  che coniuga l’interesse storico con quello naturalistico al cui interno si trova una riproduzione di un tipico modello insediamento etrusco. 

Pitigliano, la piccola Gerusalemme 

Il paese di Pitigliano è conosciuto anche con l’appellativo di “Piccola Gerusalemme” un nome molto evocativo che si è conquistato negli anni e che ha un significato storico e sociale molto importante. La città fu sede di un’importante comunità ebraica che andò consolidandosi durante il 1500 fino a divenire una presenza estremamente significativa nella vita economica e politica del paese e nel 1800 fu definito per la prima volta la piccola Gerusalemme. I primi gruppi di ebrei che giunsero a Pitigliano provenivano dalle vicine città che all’epoca erano sotto il controllo dello Stato della Chiesa. Perseguitati per anni questi uomini e donne trovarono protezione all’interno della contea ursinea dove svilupparono importanti attività economiche quali il commercio del grano ma anche l’usura (prestito di denaro a pegno). Nel 1598 venne eretta la sinagoga simbolo per l’eccellenza dell’importanza che ha assunto questa collettività in questo luogo. La prima metà del XIX secolo fu il periodo più fiorente per la popolazione ebraica che raggiunse la sua massima legittimazione dotandosi di importanti istituzioni come la Scuola di Mutuo Insegnamento e la biblioteca. Il declino fisiologico di questa aggregazione iniziò con l’unità di d’Italia con un progressivo spopolamento dell’area e la migrazione verso centri più grandi e ricchi. La lenta e continua migrazione proseguì fino al 1938  quando gli ebrei colpiti dalle leggi razziali abbandonarono definitivamente il paese.  Le vicende subite da questo popolo sono tutt’oggi parte integrante della memoria collettiva di Pitigliano e incarnata nel ghetto ebraico all’interno del quale si trovano le abitazioni e le botteghe simbolo del loro passaggio in questa terra

Giorgio
Giorgio
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Pitigliano anche conosciuta come la Piccola Gerusalemme è probabilmente il borgo più bello della Maremma. Quando giungi in questa piccolissima città non puoi non rimanere affascinanti dalla sua vista sembra che sia il paese sia sospeso in aria. Veramente un luogo favoloso che consiglio a tutti di visitare!
Gabriele
Gabriele
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Sono stato in vacanza nella zona di Pitigliano a Settembre. Questo paese è qualcosa di unico pieno di vicoli nel centro storico nei quali perdersi. Bellissima anche la vicina città di Sovana famosa per le sue tombe etrusche. Il mio consiglio è quella di visitare anche Sorano, che tra l'altro dispone di un bellissimo stabilimento termale nel quale passare una piacevole giornata!
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Sovana: la terra verde

Sovana o Suana come la chiamavano i romani è  la seconda città del tufo della provincia di Grosseto. Il suo nome deriva dalla parola etrusca suf che significa “terra verde” poiché avvolta da una ricca vegetazione.  Sovana oltre ad essere uno dei Borghi più belli d’Italia è celebre per i suoi scavi archeologici hanno riportato alla luce  opere e reperti storici di incommensurabile bellezza come testimoniano le sue monumentali Necropoli.  La città raggiunse l’apice della sua crescita tra  il IV e III secolo a.c e tale condizioni perdurò anche durante il periodo della romanizzazione. In pochi sanno che Sovana ha dato i natali a uno dei papi più riformisti e dissonanti della storia pontificia. La lapide posta nel borgo indica la casa in cui si sono consumati i gemiti di Ildebrando da Sovana divenuto papa nel 1073 con il nome di Gregorio VII. Questo personaggio è celebre per aver riformato la Chiesa nel XI  e per il ruolo svolto nella lotta alle investiture che lo pose in aperto contrasto con re Enrico IV come si studia nelle scuole tramite l’episodio di Canossa.

Un esperienza chiamata Sovana

“L’elemento etrusco è come l’erba del campo e il germogliare del grano in Italia”. Con questo frammento del drammaturgo inglese D.H. Lawrence si esprime l’essenza stessa di Sovana. Pensate che questo paese con una sola strada e poche case è stato la sede principale di una contea, di un presidio fortificato e il luogo di nascita di un papa. Eppure è così e ha ricordare il ruolo centrale che la città ha avuto nella storia ci pensa la Rocca Aldobrandesca sorta nel XI e giunta fino a noi portandosi dietro i segni delle tante modifiche che gli furono apportate dai Senesi e dai Medici durante il loro dominio sul territorio.  Altro luogo imperdibile di Sovana è il Duomo che si erge sul lembo occidentale dello sperone di tufo che domina la vallata della necropoli. Oggi  questo edificio religioso appare come “isolato” rispetto al centro della città poiché la sua fisionomia creata con stili architettonici diversi che vanno dal longobardo al gotico, lo pone in netto contrasto con l’estetica del resto dell’abitato; ciò nonostante il Duomo di Sovana è uno degli esempi di arte cristiana più significativi e particolari presenti nella valle del Fiora.

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Sorano: la “Matera della Toscana”

Addossata alle pendici del monte Elmo si erge poderosa Sorano la terza città del tufo della provincia di Grosseto. Questo borgo sperduto nelle valli del Fiora rappresenta  uno dei punti di riferimento del Parco Archeologico e Naturalistico inaugurato nel 1998 che comprende tre aree di grande interesse storico che si estendono in una superficie di 60 ettari. Sorano è conosciuta anche con l’appellativo di “Matera della Toscana” data la sua fisionomia tufacea che ricorda molto quella della capitale della cultura 2019. 

La città è nata sotto il governo della famiglia Aldobrandeschi poi divenne un presidio degli Orsini a seguito del matrimonio fra Anastasia Aldobrandeschi e Romano Orsini. La storia di Sorano si intreccia anche con quella di Siena che dominò su questo territorio dopo i vari assedi cominciati nei primi anni del XV secolo e conclusa con l’annessione del borgo alla repubblica nel 1417. Sovana trovò l’indipendenza solo nel 1556 anno in cui venne conquistata dal Medici ed entrò a far parte del Granducato di Toscana. Le mura difensive, oggi in parte inglobate nelle abitazioni,rappresentano il punto dal quale partire per visitare Sorano. Il nostro suggerimento è quello di partite da porta di Sopra o arco Ferrini la quale sorge ai piedi della fortezza Orsini  che conduce direttamente al cuore pulsante del paese. Il primo luogo d’interesse dai visitare è palazzo Orsini o palazzo Comitale un edificio storico sorto nella seconda metà del XIII secolo e sede del museo del Medioevo e del Rinascimento allestito all’interno delle stanze private della famiglia comitale.  Un’altro monumento interessante  è il Masso Leopoldino una particolare costruzione fortificata con una terrazza panoramica con vista sulla campagna limitrofa.

Sorano e suoi dintorni: la Necropoli di San Rocco

 Merita uno spazio tutto suo la famosa Necropoli etrusca di San Rocco che si trova lungo la strada provinciale in direzione di Sovana e dista solamente due chilometri dal centro abitato di Sorano. Seguendo il sentiero tracciato poco fuori il paese si arriva a questa chiesa dalle antiche origini nella quale sono gelosamente conservati degli affreschi dedicati alla madonna. Alle spalle della sacra struttura ci sono due tipici ingressi di due vie Cave etrusche che discendono nel bosco immerso nel fondovalle. Si tratta della via di San Rocco la più nota tagliata soranese ricca di pareti scolpite e di incisioni medievali. L’altro sentiero è quella delle Rocchette dove si possono ammirare numerose vestigia sia etrusche che medioevali. 

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